Storia
CENNI STORICI, STEMMA E GONFALONE
Comune in provincia di Catanzaro. Si trova a 530 metri al livello del mare e dista 49 Km. dal Capoluogo di Provincia. La popolazione al censimento 1981 è di 916 abitanti.
La Compagnia dei Carabinieri è a Soverato; la Stazione dei Carabinieri a San Vito Sullo Jonio.
Il Tribunale è a Catanzaro; la Pretura a Chiaravalle Centrale ove si trovano anche l’Ufficio Distrettuale delle Imposte e l’Ufficio del Registro; la Conservatoria dei Registri Immobiliari è a Catanzaro; il Distretto Censuario a Girifalco.
La Stazione Ferroviaria è a Soverato da cui CENADI dista 18 Km.
Il Distretto Militare è a Catanzaro.
Il territorio è tra quelli dei Comuni di Cortale, Olivadi, Polia, San Vito Sullo Jonio,Vallefiorita, e si estende dal versante Jonico delle Serre lungo le boscose pendici della Serralta San Vito nell’alto bacino del torrente Soverato.
CENNI FEUDALI
Fu casale della Baronia di San Vito e perciò infeudato ai Gironda e poi aggregato al Principato di Squillace, dal 1494 al 1619. Passato allora ai Fosselli, fu successivamente dei Ravaschieri che lo tennero fino al 1634.
Passato ai Caracciolo di Girifalco, nel 1640 lo ebbero i Caracciolo di San Vito fino al 1725, quando, per rivendica ritornò ai Caracciolo di Girifalco che lo mantennero fino all’eversione della feudalità (1806). Per il tempo che fu nel Principato di Squillace rimase sotto il dominio di casa Borgia.
Patì non pochi danni dal terremoto del 1783. Danneggiato ancora dal terremoto del 1905 venne ammesso a godere delle provvidenze disposte dal Governo, e nel 1922 incluso nell’elenco degli abitati da consolidare a totale carico dello Stato.
ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO
L’ordinamento amministrativo disposto nel 1799 dal Generale Championnet lo includeva nel Cantone di Satriano, dipartimento della Sagra. Il decreto francese del 19-I-1807, classificandolo Luogo, ossia Università, lo includeva nel cosiddetto Governo di Monteleone, attuale Vibo Valentia. Il successivo riordino, disposto per decreto 4-V-1811, riconoscendolo Comune, l’includeva nel Circondario di Chiaravalle, disposizione che veniva mantenuta nel riordino predisposto dal Borbone per legge 1-V-1816.